RIFORMA DEGLI ORGANI STATUTARI
SETTIMA SVOLTA
Anche in seguito alla imbarazzante situazione ormai pubblica riguardante il comportamento della rappresentanza statutaria di INARCASSA (leggasi Presidenza in CdA), oggi è indifferibile riformare seriamente la Governance, e abbandonare questa autocrazia e tutto ciò che la alimenta: devono essere rispettati i limiti della legalità sempre e comunque, e resi efficienti gli Organi Statutari.
Clamorosa è la mancanza di trasparenza sullo svolgimento dell’attività del Comitato Nazionale dei Delegati, i cui componenti – a oggi – non possono verificare i propri voti espressi, ed entrano in possesso dei verbali solo dopo mesi dallo svolgimento del CND, oltre ad essere tenuti a non riportare agli iscritti i contenuti delle riunioni, e a sottostare ad altri divieti assolutamente anacronistici.
SETTIMA SVOLTA
Da attuare è por mano alle norme statutarie e regolamentari che dettano il funzionamento di tutti gli Organi dell’Ente, che sono inadeguate a una moderna cultura di governo, e che oggi sono all’origine del fallimento delle uniche riforme elaborate nel quinquennio, rigettate nelle ultime settimane dai Ministeri vigilanti.
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